Tecnica Vocale
Il primo esercizio per imparare a cantare: Humming
Il primo esercizio utile consiste nel “piazzare” la voce, impostarla nella corretta posizione affinché sia sonora e ben proiettata. L’esercizio consigliato è quello dell’humming che permette di scoprire “la maschera” e sfruttare la bocca e le cavità nasali e paranasali.
Trascrizione del video
Dopo aver imparato la respirazione diaframmatica, è tempo di fare il primo esercizio che ti serve per impostare la voce, quindi cominciare a impostare la voce. Questo esercizio si chiama humming.
Prima di svolgere l’esercizio, fai cinque minuti di respirazione diaframmatica: prima naso/naso, quindi inspira col naso ed espira col naso:
Poi naso/bocca, quindi inspira con il naso e poi espira con la bocca:
Rilassa il collo e le spalle, facendo delle circonduzioni del capo, e anche delle circonduzioni delle spalle, e rilassa il viso, le labbra e la lingua con gli esercizi di Lip Roll, che è questo:
PRRR
e Tongue Trill che invece è questo:
RRRRRR
per una decina di minuti in tutto.
Dopodiché si può cominciare con l’humming. L’humming consiste nel cosiddetto suono muto, cioè nella pronuncia di una “M” con la bocca chiusa, che ti permette di impostare in maniera corretta appunto il suono; cioè di posizionarlo di fronte, di posizionarlo in maschera, e ti permette di impostare correttamente la chiusura delle corde vocali, utilizzando naturalmente un attacco dolce.
Il suono della “M” è un suono naturalmente nasale, quindi quando cominci l’esercizio tappati il naso la prima volta, per renderti conto che il suono in effetti è nasale, perché l’aria uscirà dal naso, visto che la bocca è chiusa, e quindi sarà fortemente indirizzato in quest’area, in questo modo:
MMMMMMM
Basta che te lo faccio una volta per capire la sensazione. Esegui questa “M” muta per alcuni minuti e cerca di tenerla per alcuni secondi. Pensa di proiettare il suono in avanti, come una freccia, quando lo fai.
E se lo fai correttamente, quindi se riesci ad avere questa sensazione di proiezione del suono in avanti, percepirai un leggero formicolio sul labbro superiore, a questa altezza, quindi tra il labbro superiore e la punta del naso. Quindi esercitati per dieci minuti circa, emettendo questo suono su una nota assolutamente comoda. Ora ripeti lo stesso suono simulando la masticazione, in questo modo:
MMMMMMM
Avrai la sensazione che l’aria vada un po’ da tutte le parti, non ti preoccupare, è normale ovviamente.
Ma devi sempre concentrarti sul fatto che il suono comunque deve essere proiettato in avanti, perciò la sensazione di formicolio che percepivi prima devi continuare a percepirla anche adesso. Ricordati di non spingere mai troppo col fiato. Il suono deve essere molto comodo e molto naturale, ma ben proiettato in avanti. Tra riscaldamento e humming ti eserciterai per un totale di circa venti minuti. A questo punto puoi cominciare a cantare la tua prima canzone.
Deve essere una canzone comoda, anche solo poche frasi nel punto più comodo per te, quindi in un punto in cui le note siano centrali, che siano molto vicine in fondo al tuo livello parlato, quindi alle note che prendi quando parli, quindi decisamente comode. E cerca di riprodurre quella stessa sensazione di vibrazione, quindi di suono proiettato in avanti, anche mentre canti la canzone. Il suggerimento che ti dò è di cantare la canzone prima che con le parole stesse, proprio con questa “M” muta.
Quindi scegli il brano che preferisci e canta le frasi appunto più comode prima utilizzando proprio il:
MMMMMM
e ricreando appunto la vibrazione del suono ben proiettato in avanti, ben in maschera. Successivamente aggiungi le parole del testo. Attenzione: non è semplice all’inizio, perché i suoni vocalici, quindi il fatto già soltanto di aprire la bocca, ti porterà ad abbassare il suono della voce, a renderlo naturalmente più aperto e meno proiettato. Tu devi concentrarti sempre sull’immagine che per te è più utile.
Io ti ho detto di pensare alla voce che si proietta in avanti come una freccia, ma può essere qualsiasi altra cosa. Può essere una palla che va in rete, piuttosto che un dito che tocca qualche cosa di particolare. Puoi anche pensare, anzi puoi anche fisicamente mettere una mano davanti a te, davanti al viso, e nel momento in cui emetti il suono, pensare che il suono debba andare a sbattere contro il palmo della tua mano. Tutte queste sono immagini metaforiche, sono immagini che non funzionano per tutti.
Ognuno di noi ha dei meccanismi psicologici naturalmente molto personali. Riuscendo a trovare il proprio meccanismo chiave, riuscirai facilmente poi a ricreare il suono proiettato, quindi il suono ben impostato in qualsiasi altra occasione.