Vita da Cantante
Come eliminare la voce nasale
In molti mi chiedono se c’è qualche rimedio o qualche soluzione alla voce nasale. In questa lezione ti spiego alcuni semplici esercizi per eliminare questo lieve difetto di pronuncia.
Trascrizione del video
Ciao, oggi voglio parlarti della voce nasale, che è un problema che molti mi pongono e mi dicono: “A me piace cantare, ma ho questo problema: ho la voce molto nasale, si sente parecchio soprattutto su certe note. Come posso risolvere questo problema?”. Allora, partiamo dal presupposto che nasalizzare la voce può essere anche una scelta stilistica. Questo lo anticipo perché effettivamente molti, alcuni, non molti, però alcuni cantanti utilizzano proprio questo tipo di colore, chiamiamolo così, in maniera voluta, e volutamente stilistica.
Pensiamo per esempio ad Eros Ramazzotti che ha una voce molto nasale, o ancora Anastacia è un’altra cantante che utilizza spesso questa forte nasalità nelle sue interpretazioni.
Certo è che ovviamente non per tutti è una cosa gradevole oppure si desidera avere un suono diverso, più pieno e più correttamente in fondo impostato.
Allora, prima di tutto cerchiamo di capire se effettivamente la voce è nasale, perché a volte è una sensazione dovuta a un ascolto errato della propria voce perché registrata con un mezzo magari non particolarmente di qualità, insomma con un registratore di bassa qualità, per cui si percepiscono magari degli effetti, delle risonanze sbagliate. Bisogna capire quindi se effettivamente noi stiamo usando eccessivamente una risonanza di naso.
Allora, faccio un’altra piccola premessa: il naso è sì coinvolto nella emissione vocale. Perché? Perché fa parte di una delle nostre cavità di risonanza, in particolar modo della cavità di risonanza che corrisponde poi alla maschera. Allora la maschera che cos’è? E’ una posizione quando si canta che riguarda e che implica il viso sostanzialmente: la bocca, i seni nasali e paranasali, quindi tutta questa parte.
Se noi tendiamo a indirizzare il suono eccessivamente sul naso, ovviamente il suono risulterà nasale, risulterà più chiuso e risulterà sì squillante, ma molto spesso poco gradevole. Un test molto semplice che puoi fare per capire se la tua voce è nasale, quindi finisce troppo nella risonanza di naso, è quello di tapparti il naso con le dita, e cantare una nota.
Se l’effetto che ottieni è questo:
AAAAAA
sì certo, la tua voce è nasale, effettivamente la voce risuona troppo in questo punto, perché se tu tappi il naso e esce una voce di questo tipo, evidentemente la risonanza è troppo forte in quel punto. Tendenzialmente la risonanza corretta dovrebbe sì prendere anche il naso e i seni nasali, ma soprattutto questa area, la bocca.
Quando si parla di canto in maschera, il tipo di sensazione che si dovrebbe sentire è una sorta di vibrazione, chiamiamola così, sul labbro superiore, all’altezza appunto degli incisivi del labbro superiore, perché la voce, il suono comunque, esce, si propaga, dalla bocca. E quindi se impostato in maniera corretta il suono, nel momento in cui vai a tappare il naso, l’effetto di voce nasale non dovrebbe proprio percepirsi, anzi la voce dovrebbe restare esattamente così com’è, il suono dovrebbe restare così com’è.
Infatti se io faccio questo:
AAAAAAA
Non senti nessuna differenza, che io tappi o meno il naso, il suono resta qua, e resta presente. Quindi come fare a questo punto se ci si rende conto che il suono della propria voce è nasale, a correggerlo? Beh, ci sono una serie di esercizi che si basano proprio su delle sillabe nasali per accezione, per definizione, e che iniziano… allora noi abbiamo nella lingua italiana alcune parole, alcune sillabe che sono proprio nasali, sono la M, la N e la GN.
Se noi lavoriamo su queste sillabe cercando di arrotondare il più possibile il suono, cioè cercando di farlo scendere, tra virgolette, dal naso e portandolo quindi ad una posizione più bassa ma più centrale, più frontale, possiamo riuscire a correggere appunto questo problema. Sicuramente il consiglio che ti dò se vai a fare vocalizzi con la M, la N e la GN, è quello di cercare sempre di non concentrarti troppo su questo suono.
La N, GN e M automaticamente vanno nel naso, per cui se tu provi a fare:
MOMOMO
MOMOMO
automaticamente se ti tappi, la M verrà sempre un po’ nasale, perché suona qui, quindi c’è poco da fare. Ma tu dovrai sempre associare alla consonante, in questo caso M, N o GN, una vocale, e quella vocale invece non dovrà essere nasale, non deve essere nasale.
Devi pensare che il suono quindi attaccherà in questo punto per forza, perché M, N e GN sono nasali naturalmente, e la vocale successiva invece come se si abbassasse, cadesse in questa zona. Quindi:
MOMOMO
MOMOMO
Ok? L’ho fatto senza e con il naso tappato. Hai sentito che la M iniziale con il naso tappato era ovviamente un po’ troncata, perché risuona appunto automaticamente nel naso, ma la O usciva in maniera piena e risuonava appunto nella zona corretta.
Un altro esercizio che puoi utilizzare sempre basato sui vocalizzi, quindi scale e arpeggi, ma non utilizzando sillabe già naturalmente nasali, quindi non la M, non la N, non la GN, ma le vocali vere e proprie, quindi: A, E, I, O, U, appunto su arpeggi o scale verificando continuamente che il suono sia proiettato nella maniera corretta e non eccessivamente nel naso, semplicemente tappandoti il naso.
Quindi se noi facciamo un arpeggio con la O per esempio, come questo:
OOOOOOO
proveremo subito dopo a tapparci il naso e vedere cosa succede:
OOOOOOO
Nel mio caso non è successo nulla, il suono è rimasto invariato, ma se tu avverti questo:
OOOOOOO
allora col naso tappato sforzati di portare il suono giù:
OOOOOOO
Cantare richiede molta ricerca, molta ricerca fatta proprio su se stessi. Non ci sono dei trucchi a volte che riescano a farti capire immediatamente come fare qualche cosa.
Ci vuole esercizio, ci vuole esercizio che puoi fare soltanto tu, perché soltanto tu riesci a capire esattamente come rapportare la tecnica a quella che è la tua voce, la tua conformazione, anche anatomica. Per cui questo è sì un trucchetto che puoi utilizzare, quello appunto di tapparti il naso e cercare di portare il suono ad essere pieno, a essere sì brillante, ma mai nasale, per riuscire quindi a trovare un suono sempre gradevole, sempre corposo e in maschera.