Vita da Cantante
Cosa vuol dire fare il Corista di professione
Scopri cosa vuol dire fare il corista. Quali sono le difficoltà, gli ostacoli e le sfide di questa professione.
Trascrizione del video
Ciao, oggi voglio parlarti di una particolare categoria di cantanti: i coristi. Chi sono i coristi? I coristi sono quei cantanti che armonizzano, che cantano insieme a una voce principale, alla voce solista, e che supportano e arricchiscono con la loro voce l’arrangiamento di una canzone. Sicuramente ti sarà capitato di vedere degli spettacoli dal vivo, anche solo Sanremo, si fa sempre riferimento nell’orchestra ai coristi, al coro di Sanremo.
Ecco, quella figura è una figura molto importante nella musica, e molte volte fare il corista è ancora più complicato che fare l’artista solista. Perché? Perché bisogna continuamente autoregolarsi insieme agli altri per far sì che la propria voce si amalgami e sia omogenea rispetto alle altre e che non prevalga mai sulla voce solista, sulla voce principale. Quindi richiede una grande professionalità, una grande musicalità e un grandissimo controllo.
Una delle qualità fondamentali di un buon corista è quella di saper ascoltare con orecchio assolutamente analitico, attento e reattivo, perché bisogna assolutamente fare in modo di cantare insieme agli altri coristi o alla voce principale.
Ci sono una serie di elementi che quindi vanno tenuti in considerazione, ai quali bisogna stare molto attenti; a partire dai respiri, cioè i momenti in cui tutti insieme si prende fiato, si prende aria; il fraseggio, e quindi è importante che ogni nota combaci esattamente con la nota che sta facendo l’altro corista o il cantante solista. Ancora, bisogna sempre stare attenti ad affinare l’intonazione, evitare che ci sia una qualsiasi piccola pecca di intonazione.
Basta essere un pelo più sotto o un pelo più sopra, quindi appena calanti o appena crescenti, per rovinare completamente una performance corale, perché l’unica voce stonata si sente, rovina il lavoro di tutti gli altri. Quindi ci vuole un grandissimo controllo che parte prima di tutto da un buonissimo ascolto e una grande attenzione.
Fare il corista prevede la capacità, l’abilità di armonizzare su una voce principale, cioè di cantare una voce che sia complementare e armonica rispetto alla voce solista, e quindi arricchire l’arrangiamento e la voce solista, quindi sottolinearla proprio grazie a questa armonia. Per essere in grado di armonizzare, molto utile è conoscere la musica, quindi saper leggere gli spartiti, anche perché la musica ha delle regole piuttosto precise, rigide, rispetto a quali note si armonizzano meglio rispetto a una voce principale per esempio.
In quale occasione si usa un coro, e quindi è bene avere dei coristi che cantano su una canzone? Nel caso in cui si voglia armonizzare una frase melodica, quindi una voce principale, e l’armonizzazione è generalmente un mezzo per rafforzare una determinata frase. Probabilmente se ci fai caso noterai che nella maggior parte delle canzoni, sul ritornello il cantante raramente canta da solo.
C’è quasi sempre una sovraincisione di altre voci, appunto i cori, e possono essere voci diverse da quella del cantante, oppure lo stesso cantante che ha sovrainciso in fase di registrazione la sua voce cantando appunto un’armonia o la voce stessa della melodia che combacia perfettamente con la principale: in questo caso si chiama il procedimento doppiaggio, cioè quando un corista, o il cantante solista, ricanta le stesse note, la stessa melodia della voce solista.
Il coro viene usato anche per ripetere frasi determinanti di un brano e creare contrappunti, cioè inserirsi in momenti di pausa, di silenzio, in una canzone, come una sorta di risposta. Per cui spesso accade di ascoltare magari il cantante cantare una frase, e immediatamente dopo il coro riprendere quella stessa frase, magari con una melodia leggermente diversa o un’intenzione leggermente diversa. Lo scopo del corista quindi in linea di massima è sempre quello di valorizzare e sottolineare il cantante solista e l’arrangiamento musicale.
Raramente, ma accade, al corista viene affidata una piccola parte solista, e generalmente questo avviene quando il cantante principale è uomo, la scelta di una corista donna che interpreti una piccola parte predominante e al contrario quando la cantante solista è invece una donna, capita più facilmente che sia un corista uomo a cantare una piccola parte appunto solista. Come si fa a diventare un corista? Prima di tutto ci vuole una grande competenza e un grande controllo vocale.
E’ richiesto a un corista di conoscere la musica, per cui sicuramente ci si deve allenare e studiare quella che è l’armonia, la teoria, il solfeggio, studiare canto, conoscere perfettamente quelle che sono le caratteristiche della propria voce, ed essere versatili, quindi essere in grado di modificare anche un po’ la propria voce in base all’esigenza del momento, cioè al genere musicale che si va a cantare, alla tipologia di impasto vocale che si vuole ottenere. Cos’è l’impasto vocale? E’ la qualità del coro.
Ci sono cori per esempio in cui le voci sono molto chiare, molto sottili o molto leggere, oppure cori in cui le voci sono molto più corpose e molto più anche emotivamente forti. Per esempio i brani rhythm’n’blues o soul hanno generalmente queste sezioni di cori in cui le voci sono molto piene, molto potenti, molto ricche. Quando penserai di aver raggiunto tutte le qualità necessarie per diventare un corista, l’ultimo step sarà quello di proporsi naturalmente. Il consiglio è quello di registrare una proprio demo, un cd.
Può essere anche registrato in maniera casalinga se hai piccoli mezzi per farlo, quindi un microfono discreto, un piccolo mixer, un computer, oppure ancora meglio naturalmente, affidati a uno studio di registrazione e presenta su questo cd dei brani in cui canterai esattamente i cori, cioè canta una voce principale, naturalmente se ti manca la voce principale di un altro cantante, e poi armonizzali tu, quindi fai i cori tu. E proponi questo cd agli studi di registrazione spedendolo, contattando telefonicamente e poi facendo avere il materiale.
Oppure forniscilo ai gruppi che conosci dove sai che hanno bisogno di un corista o di una corista. Insomma, il modo migliore però è far sentire il tuo lavoro e i brani che dovrai scegliere saranno brani che mettono bene in evidenza la tua estensione vocale e tutti quelli che sono i tuoi colori vocali, cioè la tua capacità appunto di essere versatile e di raggiungere determinate note.
Perché questo è importante? Perché soprattutto nel lavoro in studio di registrazione, nel momento in cui vengono scelti i coristi, si cercano coristi le cui voci siano compatibili e che si integrino, quindi generalmente vengono scelte appunto voci dei diversi registri che possano naturalmente intrecciarsi nella maniera corretta e più soddisfacente.